Ernesto Aloia, Paesaggio con incendio, a cura del liceo linguistico G. Caetani, Roma

IL LIBRO.

Ernesto Aloia mette molta carne al fuoco (tanto per riprendere il titolo), toccando svariati temi come la morte, la paura di invecchiare, il cambiamento e l’angoscia verso il futuro. In realtà, proprio a causa di questa molteplicità di argomenti si fa fatica ad individuare il punto centrale del racconto, e si ha l’impressione che nessuno dei temi affrontati emerga sugli altri. Il che può essere anche un pregio perché, come diceva Pennac nei famosi dieci diritti del lettore, chi legge ha il diritto all’immedesimazione e, nel romanzo di Aloia, ognuno può trovare la propria chiave di lettura, l’interpretazione che gli è più congeniale. In breve, è la storia di una coppia, Vittorio e Carla: lui, passivo e ossessionato dalla morte della madre; lei, determinata e sicura di sé, proiettata verso il futuro e il desiderio di una seconda maternità. Tornati come ogni estate nel paese natale di lui, Castagneto, per trascorrervi le vacanze con figlioletta al seguito, si troveranno coinvolti nell’esplosione dei rancori che si nascondono dietro l’apparente tranquillità del paese e dei suoi abitanti. L’intreccio potrebbe richiamare alla mente una piccola Peyton Place, ma il tema del rancore e dell’astio mai sopito viene intrecciato con filoni alternativi del racconto, interrotto e poi ripreso più volte. È una scelta stilistica, che crea attesa nel lettore ma che risulta non sempre lineare. Lo stesso accade per i personaggi e per i protagonisti, che sono appena accennati: non c’è un’analisi psicologica tale da metterli in rilievo e nessuno di loro sembra emergere particolarmente. Infine, lo stile è senz’altro fluido e scorrevole e costituisce il pregio principale di questo romanzo che risulta tutto sommato piacevole, agevole nella lettura. (Ernesto Aloia, Paesaggio con incendio, minimum fax, Roma 2011, pp.149)

LA CITAZIONE.

Guardai la tela, e il paesaggio era cambiato. […] Era bellissimo, ma guardandolo provavo un disagio profondo. Questo non è un quadro, pensai, è una lezione per me, il suo modo di suggerirmi come stare al mondo.

S(HORT) M(EMO OF THE) S(TORY).

Le vicende di una coppia coinvolta, suo malgrado, in una spirale di rancori nel cuore di un piccolo paese dell’Appennino.

IL PERSONAGGIO.

Scuro e torvo, asociale e impulsivo, è il personaggio che sa meglio di tutti cosa significhi essere divorati dal rancore e dall’odio. La gelosia morbosa che prova nei confronti di Stefania, la sua ex, lo porterà a diventare un vero e proprio “stalker”, fino ad un’esplosione di violenza e di follia che travolgerà la vita dell’intero paese e che costituisce il culmine del romanzo stesso.

a cura del Liceo linguistico G. Caetani, Roma

immagine per Aloia Paesaggio con incendio

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