Giuseppe Munforte, Cantico della galera, a cura del liceo Rosatelli di Rieti

IL LIBRO.

ยซCantico della galera, storia di un amore e di una rinascita; in realtร  non รจ nemmeno una โ€œstoriaโ€, ma uno stralcio di destini che si incontrano, si avvicinano e si allontanano senza mai trovare un equilibrio: sembra non esserci inizio nรฉ fine, solo racconti, pensieri, illusioni, disillusioni, decisioni importanti e azioni impulsive.

Fausto, il protagonista, ha trascorso gran parte della sua vita in prigione, ama la scrittura e la lettura; nel โ€œquadernetto neroโ€ fissa idee, emozioni e sensazioni che lo rendono vivo in quel mondo dai colori sbiaditi che รจ la galera: analizza la psicologia degli altri, ma fatica a comprendere se stesso.
Davide, compagno di cella, legato a lui da unโ€™amicizia profonda che non ha bisogno di parole inutili, istintivo ed impulsivo non accetta compromessi e non si rassegna allโ€™ingiustizia e alla prepotenza tanto da subire, troppo spesso, violenza e sopraffazione, offrirร  a Fausto lโ€™ospitalitร  della sua famiglia, la tranquilla pacatezza del lasciarsi vivere.
Poi cโ€™รจ Nadia, la psicologa del carcere, tenta di comprendere la sua vita attraverso quella dei suoi pazienti, finirร  vittima-carnefice di questa situazione travolta da un amore-passione per lโ€™ex galeotto, giocherร  con il brivido del rischio e del proibito, ma senza mai mettere in discussione il proprio ruolo nel nucleo moglie-marito.
Tema ricorrente il suicidio visto come via dโ€™uscita, ma mai realizzato, incombe su tutti i personaggi, aleggia in ogni momento, ma non rappresenta una via di fuga, nรฉ una via di salvezza, nรฉ riscatto, nรฉ atto di vile rassegnazione, nรฉ tanto meno ha un valore catartico o una matrice alfieriana: รจ forse una continua sfida nella ricerca ostinata di uno scopo?ยป (Giuseppe Munforte, Cantico della galera, Italic 2011).

LA CITAZIONE.

Ci sono giorni che si fissano come cicatrici indelebili, pensa Fausto. Sono quelli che danno il tempo, il ritmo, che fanno marciare tutti gli altri dentro la sacca merdosa dellโ€™oblio.

S(HORT) M(EMO OF THE) S(TORY). Occhi di chi ne ha viste tante, ma non rinuncia a vivereโ€ฆ.il passato torna, ma, un taglio radicale, apre le porte al futuro. Maturitร  o sano egoismo?

IL PERSONAGGIO.

La donna รจ alta, capelli tinti, occhi neri, guance color rosso porpora, un maglione bianco e largo sopra gambe lunghe e fragili che hanno come ornamento caviglie da ragazzina.
Il suo modo di essere mostra una pazzia che la rende schiava di ricordi dolorosi: la perdita del marito โ€œvero grande amoreโ€, la reclusione del figlio Davide, lโ€™apatia della figlia Sonia.
Grazie a Fausto inaspettatamente torna alla vita, si risveglia in lei quel sentimento materno che si era assopito.

a cura del Liceo Rosatelli, Rieti

immagine Giuseppe Munforte, Cantico della galera, a cura del liceo Rosatelli di Rieti

 

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