Maria Bellonci

Maria Bellonci

Nasce a Roma nel 1902. Suo padre, Girolamo Vittorio Villavecchia, insegna chimica allโ€™universitร  ed รจ autore di un celebre trattato di merceologia. Da lui Maria dirร  di aver appreso il rigore della ricerca scientifica. Frequenta lโ€™Istituto del Sacro Cuore a Trinitร  dei Monti e il liceo Umberto I. Di questi anni, giร  intellettualmente vivaci, ricorderร  ยซil senso di vita traboccante [โ€ฆ] per il quale mi pareva dโ€™essere chiusa in una mandorla dโ€™immortalitร ยป.

Nel 1922 avviene lโ€™incontro che imprime una svolta decisiva alla sua vita. Completata la stesura del suo primo romanzo, Clio o le amazzoni, Maria decide di portare il manoscritto al critico Goffredo Bellonci presso la redazione del ยซGiornale dโ€™Italiaยป. Goffredo lo considera una prova ancora immatura e cosรฌ il romanzo non vedrร  mai le stampe, ma tra la giovane scrittrice e il maturo intellettuale si instaura una consuetudine che dal piano dellโ€™educazione letteraria sfocerร  in una vera e propria relazione affettiva e, nel 1928, nel matrimonio.

Nel 1929 avvia una collaborazione con ยซIl popolo di Romaยป firmando la rubrica Lโ€™altra metร , dedicata al ruolo delle donne nella storia e nella vita civile, tema che ricorrerร  in quasi tutte le opere future.

Un anno dopo riceve dallโ€™accademico Giulio Bertoni un elenco di gioielli di Lucrezia Borgia con lโ€™incarico di redigere un resoconto per lโ€™associazione di Studi Romani. La figura della figlia di papa Alessandro VI si rivela un potente innesco letterario. Maria si getta anima e corpo nella scrittura. Frutto di scrupolose ricerche condotte negli archivi di Mantova, Modena e Roma, Lucrezia Borgia. La sua vita e i suoi tempi viene pubblicato nel 1939 e a luglio dello stesso anno ottiene il Premio Viareggio.

Non paga del risultato raggiunto e nonostante le difficoltร  della guerra, comincia quasi subito a lavorare a un nuovo progetto letterario, I segreti dei Gonzaga, che vedrร  la luce nel 1947.

Nello stesso anno si svolge la prima edizione del Premio Strega, fondato dalla scrittrice con il marito Goffredo e grazie al contributo economico di Guido Alberti, produttore del liquore da cui il riconoscimento letterario prende il nome.

Vince Ennio Flaiano con Tempo di uccidere e la giuria del Premio รจ composta da quasi duecento uomini e donne di cultura che dal giugno del โ€™44 si riuniscono periodicamente in casa Bellonci dando vita a uno dei piรน celebri salotti romani, quello degli Amici della domenica.

A partire dalla fine degli anni Quaranta, Maria รจ impegnata su molti fronti. Oltre ad animare annualmente il Premio, si dedica a lavori di traduzione dai classici, tra cui lโ€™amato Stendhal, e a una serie di collaborazioni stabili con quotidiani e riviste.

Nellโ€™estate del 1964 la morte del marito Goffredo segna per la scrittrice un momento di grande sconforto che la allontana temporaneamente dalla scrittura. Vi tornerร  grazie allโ€™incarico di realizzare una sceneggiatura su Isabella dโ€™Este affidatole dalla Rai. Conosce in questa circostanza la regista teatrale e sceneggiatrice Anna Maria Rimoaldi, che resterร  al suo fianco come collaboratrice insostituibile.

Il film a puntate su Isabella non sarร  mai realizzato ma lโ€™ampio lavoro di ricerca compiuto dalle due amiche verrร  utilizzato molti anni dopo per la stesura dellโ€™ultimo romanzo bellonciano.

Nel 1972 Maria pubblica il trittico di racconti Tu vipera gentile. Da Delitto di Stato, compreso nel volume, la Rai realizza uno sceneggiato televisivo scritto dallโ€™autrice insieme ad Anna Maria Rimoaldi e al regista Gianfranco De Bosio, che sarร  trasmesso nel 1982 dal secondo canale. Nello stesso anno, in concomitanza con la messa in onda di unโ€™altra importante produzione Rai, il Marco Polo diretto da Giuliano Montaldo, arrivano in libreria la riscrittura del Milione basata sulle fonti italiane, latine e francesi e un breve romanzo biografico sul viaggiatore veneziano che la scrittrice trae dal copione televisivo.

Nel 1985 Maria pubblica Rinascimento privato, probabilmente il suo romanzo capolavoro, sintesi perfetta tra invenzione creativa e accurata documentazione storica. Per la prima volta cede alle richieste degli amici di concorrere al โ€œsuoโ€ premio.

Nel maggio del 1986 la scrittrice muore, poco meno di due mesi dopo Rinascimento privato vince la quarantesima edizione dello Strega con 212 voti su 414.