Il 12 luglio dello scorso anno, alla Cittadella della Musica di Civitavecchia, si è tenuto un evento in collaborazione con Tirreno Power che è stato l’occasione per parlare di trasformazione e futuro del mondo culturale insieme ad autrici e autori del Premio Strega: Teresa Ciabatti, Daniele Mencarelli, Edoardo Nesi e Nadia Terranova hanno riflettuto sulle parole Ambiente, Economia, Persone, Territorio. Questa esperienza è diventata la serie Mc Fly – Raccontare la trasformazione, realizzata dalla Fondazione Bellonci con il sostegno di Tirreno Power. Il podcast, prodotto da Mismaonda e curato da Chiara Tagliaferri, è composto da 4 puntate disponibili gratuitamente dal 16 gennaio su tutte le piattaforme d’ascolto ed è distribuito da storielibere.fm.
Il podcast ci aiuta a viaggiare fra passato, presente da riscrivere e futuri da immaginare proprio come fa Marty Mc Fly, il protagonista di Ritorno al futuro. Non ci serve la Delorean: le parole sono lo strumento più efficace. Chiara Tagliaferri in dialogo con gli autori coinvolti, riflette sulle trasformazioni che la natura umana spesso è impreparata ad affrontare, cercando di comprendere come l’economia, l’ambiente e il territorio sono profondamente legati alla nostra identità e ci parlano di bellezza, di nostalgia e di quanto può essere dolorosa un’eredità. Non avere paura del cambiamento è un buon modo per vivere nuove vite, dandoci così l’opportunità di guardare alle altre e agli altri con la fiducia con cui ascoltiamo le storie che ci mostrano futuri dai confini allargati.
La serie si apre con il racconto di Teresa Ciabatti che riflette su come economia, ambiente e territorio sono profondamente legati alla nostra identità, molto più di quanto pensiamo, e sulla possibilità di essere sempre di più chi desideriamo, tema molto significativo nell’attuale contesto sociale.
Nel secondo episodio Daniele Mencarelli ci mette in guardia dalla pericolosa abitudine umana di considerare l’ambiente che ci circonda un luogo da conquistare e dominare. L’autore sfida la visione convenzionale dell’ambiente come risorsa da sfruttare senza limiti proponendo come alternativa un cambiamento culturale radicale che metta al centro parole che sono state logorate e banalizzate dalla modernità.
Nel terzo episodio Edoardo Nesi trasforma la parola Economia in eredità cercando di individuare le strade per un futuro più giusto e sostenibile attraverso una tecnologia capace di non farci mai più pensare all’energia, di non farci mai più pensare al risparmio, perché ogni volta che si risparmia qualcosa anche si perde.
Nel quarto e ultimo episodio Nadia Terranova esplora il tema del legame con il territorio prendendo però le distanze dalla retorica della malinconia associata alla nostalgia di casa. Nel dolore del ritorno la nostalgia diventa identità, soprattutto quando il ritorno non è fisico ma si materializza nella scrittura, che diventa uno spazio dove il passato si svela e la clandestinità si trasforma in libertà.