IL LIBRO.
Il viaggio di Enaiat, protagonista della storia, inizia con un abbandono: lโatto estremo della madre che lo lascia solo, lontano da casa, per salvarlo dalla schiavitรน. Lโavventura del ragazzo รจ cruenta, aspra, dolorosa, ma soprattutto vera. Il suo lungo viaggio dal Pakistan fino in Italia, tra culture e lingue diverse e spesso incomprensibili, ha un solo scopo: trovare un luogo dove poter finalmente crescere con la propria etร . Accompagnato da amici, figli della strada senza origini, attraverserร posti e vivrร situazioni impensabili, tra mille ostacoli e sacrifici. Gli incontri con persone generose e solidali allevieranno le sue sofferenze e colmeranno parte dellโimmenso vuoto lasciato dalla sua famiglia, solo apparentemente dimenticata. La scelta di raccontare la storia senza lโausilio di lunghe descrizioni, evitando di soffermarsi sui particolari e alternando brevi ma significativi dialoghi tra il protagonista e Fabio Geda, rende incredibilmente vivi e reali i fatti narrati e il lettore partecipe della vicenda. Si resta, infatti, fortemente colpiti dal coraggio e dalla determinazione di Enaiat, che riesce ad attingere forza sempre nuova anche dalle sconfitte piรน dure, mosso comโรจ dalla salda e genuina speranza nel domani, quel domani che โ ne รจ convinto โ รจ lรฌ, da qualche parte, anche per lui. (Fabio Geda, Nel mare ci sono i coccodrilli, Dalai, 2010, pp. 155)
LA CITAZIONE.
โCome si fa a cambiare vita cosรฌ, Enaiat? Una mattina, un saluto.โ
โLo si fa e basta, Fabio.โ
โUna volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare.โ
S(HORT) M(EMO OF THE) S(TORY). Partire. Crescere. Paura e speranza colorano il viaggio: non sgretola il sogno lโimpervia montagna nรฉ il mare impetuoso, non ferma il cammino la mano dellโuomo, e neppure il destino.
IL PERSONAGGIO.
Sono poche le persone che riescono a opporsi saldamente allโingiustizia come il maestro di Enaiat. Pochi tratti delineano il profilo di un uomo buono, pacato, serio. Quando i talebani si presentano a scuola con lโordine di chiuderla, egli si oppone con parole sagge e profonde, che ne rivelano lโindole sensibile e appassionata. Sa bene che dovrร pagare per la sua presa di posizione, ma gli occhi restano fermi di fronte alla morte: arrivederci ragazzi, e poi piรน nulla. Oggi che tanti, troppi sono i โprofessoriโ, ecco il vero Maestro.
a cura dellโIstituto Magistrale M.T. Varrone, Cassino (Frosinone)