25 Febbraio 2015 ore 17
Sandra Petrignani legge
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg
Biblioteca Europea – Via Savoia 13
Sandra Petrignani (Piacenza 1952) è giornalista, saggista e scrittrice. Vive a Roma e nella campagna umbra. Tra le sue opere più recenti, l’autofiction Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo 2009) e il vagabondaggio E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma (Laterza 2010). Per l’editore Neri Pozza ha pubblicato La scrittrice abita qui (2003), Care presenza (2004), Ultima India (2006), Addio a Roma (2012) e Marguerite (2014).
Sandra Petrignani aderisce all’associazione Piccoli Maestri
Scheda del libro
Natalia Ginzburg
Lessico famigliare
Premio Strega nel 1963
Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebrea e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. «Il racconto nasce dal vero, non dall’immaginazione. È un insieme di ricordi promossi dal sopravvivere nella memoria delle parole ripetute in famiglia, buttate là senza pensarci dai fratelli più grandi e dai genitori, frasi e parole futili e senza peso, che di solito si perdono col tempo e si dimenticano una volta diventati adulti e usciti di casa. La fedeltà e l’amore per queste parole… sollecitano nell’autrice dei ricordi che non sanno morire, ricordi vivaci, tenaci, che generano per via di associazioni involontarie una storia, un disegno, o, se si preferisce, un romanzo dove si affollano persone e destini diversi…» Cesare Garboli
Natalia Ginzburg (1916 – 1991). Formatasi nell’ambiente degli intellettuali antifascisti torinesi, esordì nel 1942 con un racconto lungo, La strada che va in città , uscito, per ragioni razziali, con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte; pubblicò poi altri racconti lunghi (È stato così, 1947; Valentino, seguito da Sagittario, 1957; Le voci della sera, 1961; poi raccolti, con il precedente, in Cinque romanzi brevi, 1964; Famiglia, 1977), alcuni romanzi (Tutti i nostri ieri, 1952; Caro Michele, 1973; La città e la casa, 1984), due volumi fra il saggio e il racconto autobiografico (Le piccole virtù, 1962; Lessico famigliare, 1963) e uno che si colloca invece tra il saggio e il romanzo (La famiglia Manzoni, 1983). Ginzburg scrisse anche per il teatro (Ti ho sposato per allegria, L’inserzione, La segretaria, Paese di mare, ecc.) e pubblicò raccolte di articoli e saggi (Mai devi domandarmi,1970; Vita immaginaria, 1974). Dal 1983 fu deputata della Sinistra indipendente.