Erri De Luca, La doppia vita dei numeri, a cura del liceo Malpighi di Roma

IL LIBRO

Napoli. La cittร  impazza tra i fuochi dโ€™artificio della notte di San Silvestro, mentre in casa cโ€™รจ il silenzio. Lei ha pregato il fratello di passare il capodanno insieme, Lui si lascia convincere, anche se non ama piรน le feste comandate, dopo la morte dei loro genitori. Ma a giocare a tombola con i due fratelli ci sono proprio loro, il padre e la madre nelle loro sembianze giovanili, che sono in libera uscita vista lโ€™occasione. Guidati dalla tombola napoletana che โ€œestrae insieme ai numeri anche una storiaโ€, i personaggi fanno ammuina, creando un sovrapporsi rumoroso e continuo di ricordi, pensieri e parole, che interrompono il silenzio della stanza. Nelle parole della sorella e alla fine della partita compare una quinta presenza anche lei โ€œin libera uscitaโ€, una cameriera, Italia, morta da poco, unico personaggio che ha un nome ma non puรฒ parlare. I genitori hanno invece la facoltร  di comunicare, ma solo tra loro, mentre non possono essere uditi dai figli che controllano le loro cartelle e avvertono solo una loro presenza. Nonostante tutto, il dialogo si svolge con naturalezza, e lโ€™effetto รจ quello di una famiglia che riunita rivive nei suoni e nelle parole il comune passato. A mezzanotte la partita finisce, il premio va a un vincitore inaspettato e per i genitori arriva lโ€™ora del coprifuoco anche perchรฉ hanno parlato con il figlio che finalmente crede che loro ci sono davvero.

Un capodanno surreale? Forse. O semplicemente la storia di un incontro a distanza tra le persone, oltre i confini che la ragione considera invalicabili. โ€œI fantasmi non possono essere abrogati. I Lumi non li hanno cancellati, piuttosto li hanno custoditi nellโ€™ombraโ€: in questa storia si narra di come vengano in visita e come sappiano garantire il calore semplice dei piccoli momenti di festa.

Il racconto, scritto in forma di rappresentazione scenica, ambientato tutto allโ€™interno di una casa qualsiasi, in cui lโ€™unico elemento rilevante sembra essere una finestra chiusa, che assume la funzione di porta tra due mondi, puรฒ essere visto come il frutto di un origliare dietro una porta i discorsi dei personaggi. Nonostante non succeda quasi nulla nella storia, chi legge viene immerso in una conversazione su piรน piani che soddisfa una curiositร  simile a quella che ci porta, nella vita reale, ad ascoltare con interesse frammenti di dialoghi tra persone che ci capitano vicino in momenti quotidiani, quando siamo su un autobus o in fila alla posta. Del resto lo stesso autore difende la sua scelta, sostenendo nella prefazione, che โ€œil teatro รจ un racconto in cui scompare lo scrittoreโ€. E che lo appassiona โ€œil dialogo, lo scambio di battute dove la parola รจ palla da biliardo spinta a rimbalzare tra le sponde, senza governo sulle sue caramboleโ€. (Erri De Luca, La doppia vita dei numeri, Feltrinelli 2012).

LA CITAZIONE

ยซLa tombola napoletana estrae insieme ai numeri anche una storia. รˆ il viaggio contrario a quello dei sogni che da una storia venuta in sogno suggerisce i numeri da giocare al lottoยป.

S(HORT) M(EMO OF THE) S(TORY). Pensate che dal sacchetto della tombola escano solo numeri? Beh,leggete questo libro e vedrete che ci sono anche fatti,storie e addirittura fantasmi โ€ฆ

IL PERSONAGGIO

โ€œรˆ la tua cittร . Tu sei timbrato Napoli come la mia finestra. La tieni scritta in faccia la provenienza. Rughe napoletane, mani che fanno gesti napoletani, pure quando stai zitto fai un silenzio napoletano.โ€ (Lei a Lui). In questa storia Napoli รจ un personaggio perchรฉ i protagonisti sulla scena vivono in gesti e voci, suoni e parole tipici della cittร . Lโ€™ammuina, lโ€™incrociarsi e il sovrapporsi delle voci, รจ propria di Napoli come di questo racconto. La veste che indossa รจ fatta di botti di capodanno, ma anche di suoni quotidiani: una cittร  rumorosa e sempre in movimento, ma capace di creare occasioni per comunicare. Un personaggio che ne contiene tanti altri, perchรฉ la cittร  ne contiene tante altre, del presente e del passato. Un passato, personale e collettivo, che ritorna attraverso i numeri della smorfia dalla โ€œdoppia vitaโ€.

a cura del Liceo scientifico Malpighi, Roma

immagine per Erri De Luca, La doppia vita dei numeri

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